Enrico Janin - Problemi relativi alle monete usate dai genovesi in Crimea. - Da Studi Genuensi n.11 nuova serie - 1993/94


Problemi relativi alle monete usate dai genovesi in Crimea

Scopo della presente nota non è tanto quello di dare un quadro complessivo delle monete che ebbero corso in Crimea nei Secoli XIV e XV, bensì quello - principalmente - di esporre sinteticamente alcuni problemi relativi ad esse, ancora poco chiari, ma che potrebbero anche trovare una sia pur parziale soluzione, dopo la recente liberalizzazione dei rapporti con l'Est europeo.

Le foto dal n.1 al n.6 riproducono monete tartare che circolarono certamente in Crimea prima dell'insediamento dei Genovesi in quelle terre ed anche - per circa un secolo - dopo l'arrivo dei medesimi.

Questi esemplari sono molto probabilmente fra i primi apparsi sul mercato occidentale.

Provengono infatti da una vendita all'asta tenuta in Germania (Monaco) nel Maggio 1994 e quindi di indubbio e attuale interesse, ma di impossibile lettura per chi é solo un modesto appassionato di numismatica, del tutto digiuno di quelle lingue e idiomi. Sarebbero quindi benvenute e preziose eventuali spiegazioni delle leggende, anche magari solo relative al nome dei vari Khan sotto i quali vennero battute queste monete.


Le monete sono così descritte, senza altre precisazioni, nel catalogo d'asta:

(1° gruppo)

KRIM - Goldene Horde. Lot: Dirhems des 14 Jahrhunderts. (Crimea - Orda d'Oro - dirhems del XIV Secolo)

Foto n.1 (2 esemplari) - diametro circa 15 mm. - peso circa 1.5 gr. - argento (moneta n.1 a sinistra, alto e basso, moneta n.2 a destra, alto e basso). Una volta per tutte si avverte che l'orientamento in fotografia delle monete, nei riguardi della lettura, può essere non corretto.

Foto n.2 - altri 2 esemplari simili, anch'essi da ... decifrare.

Foto 1 Foto 2
Foto 1 Foto 2

Da un altro lotto della medesima asta, descritto come "Dirhems des 14 Jahrhunderts und 1 Cu-Fals" si ha ancora:

(2° gruppo)

Foto n.3 - 3 esemplari. Diametro da 16 a 18 mm. - peso medio gr. 1,4 - argento. Tutti con rappresentazione del "tamga" (emblema) dell'Orda d'Oro o "tamga conico" che si presenta così: tamga e che per ogni moneta é di foggia leggermente diversa. (moneta n.1, a sinistra, alto e basso; moneta n.2 al centro, alto e basso, moneta n.3 a destra, alto e basso.)

Foto n.4 - moneta di rame, denominata nella descrizione dell'asta, come "fals", con ipotizzabile riferimento ai termini "fels" oppure "fuls" o "follis", relativi a monete coeve, di derivazione bizantino-romana. Tamga conico e Sole radiato. Diametro circa 20 mm., peso circa 2 gr.

Foto n.5 : 2 esemplari di monete d'argento (n.1 a sinistra, alto e basso; n.2 a destra, alto e basso), con tamga di altro tipo (tamga "Gherai" o "Ghireiev", simile ad una sorta di "T" con lunghe appendici verticali della barretta orizzontale). Diametro circa 12 - 14 mm., peso circa gr. 0,6 - argento (però l'aspetto grigiastro delle monete fa sospettare di trovarsi in presenza di un titolo di argento piuttosto basso).

Foto n.6 - altri due esemplari "simili" a quelli della Foto n.5, anch'essi da interpretare.

Foto 3 Foto 4
Foto 3

Foto 4

Foto 5 Foto 6
Foto 5 Foto 6

La seconda parte del problema riguarda il fatto che successivamente, (ma in epoca non nota per lo meno allo scrivente) i Genovesi iniziarono ad imprimere una contromarca che riproduce il noto "Castello" genovese a tre torri (di foggia e dimensioni diverse) su monete tartare e comunque medio-orientali, sia d'argento (Foto n.7) che di rame (Foto n.8 e n.9) giunte in Italia attraverso la fonte già citata, nell'ottobre 1993. Da notare che la moneta riprodotta nella Foto n.9 é anch'essa denominata, nel catalogo d'asta, come "fals" (vedi sopra).

Foto 7 Foto 8
Foto 7 Foto 8

Nessun problema per tali contromarche, già descritte da Retowski ("Genuesko-Tartarskija monety" - Pietroburgo, 1906 e 1914, tav VI, n. da 1 a 6) e da Lunardi (G.Lunardi - Le monete delle Colonie Genovesi - Genova, 1980 - Atti S.L.S.P. nuova serie - Vol XX (XCIV) fasc. I pag. da 122 a 124). Ma anche in questo caso molti problemi per l'interpretazione della leggenda, dato lo stato di conservazione delle monete che non é certo dei migliori.

E anche in questo caso, benvenuto qualsiasi tipo di aiuto.

Completiamo il quadro della monetazione in uso a Caffa durante il dominio dei Genovesi, anche se in questo caso non vi sono problemi, già risolti da tempo dai citati Retowski e Lunardi. A proposito di questi due autori, non posso non ricordare che fu Retowski a vendere (all'inizio di questo secolo) a Vittorio Emanuele III la sua collezione di circa 500 pezzi di questi tipi, che purtroppo Vittorio Emanuele non fece in tempo a descrivere e catalogare nel suo mirabile "Corpus Nummorum Italicorum".

È grande merito del genovese Ing.Giuseppe Lunardi l'averci dato, dopo un non facile accesso alla collezione reale succitata ed un altrettanto non facile studio delle relative monete, quella che é la prima opera organica nella nostra lingua relativa alla monetazione delle Colonie Genovesi.

Viene perciò riprodotta (Foto n.10) una moneta già nota e classificata, tipico esempio degli "aspri" bilingui d'argento coniata a Caffa dai Genovesi. E` un altro testimonio - se ce ne fosse ancora bisogno - della intraprendenza e dell'intelligenza dimostrate dai Genovesi nel coniare monete le cui leggende fossero comprensibilissime sia dagli abitanti originari di quelle terre come da loro stessi.

Foto 9 Foto 10
Foto 9 Foto 10

La moneta, coniata a Caffa dal 1427 al 1433 (cioè all'epoca della Signoria a Genova di Filippo Maria Visconti Duca di Milano) ci mostra al diritto il Castello Genovese entro quattro archetti e stelline, con la leggenda al diritto " DVX M ......" (il resto é illeggibile, come succede spesso per monete coniate con poca cura) e al rovescio il tamga conico, con scritte che pare si riferiscano a Mohamed Khan. Diametro circa 15 mm. - argento - peso circa 0,8 gr. (Lunardi p.53 - Retowski p.25-26 - tav.I,39).

Esistono anche aspri bilingui simili, ma con la rappresentazione del tamga "Ghireiev" già ricordato, che non posseggo e di cui pertanto non ho foto disponibili.

 


Ultimo aggiornamento Ago.2005

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