Fare foto alle persone è diventato rischioso per la privacy. Così mi do la liberatoria di pubblicazione da solo.
E’ comodo fare autoritratti, non ci si deve giustificare se il soggetto è venuto poco somigliante, si possono far affiorare le personalità multiple, si dà sfogo all’egocentrismo, non c’è bisogno di socializzare, non si deve spiegare l’espressione che il soggetto dovrebbe mostrare, si può stare in pace da soli ecc. ecc.
E’ anche interessante il fatto che il fotografo si vede come lo vede un osservatore esterno e non come si vede quando si guarda allo specchio, con destra e sinistra invertite.
Da una decina di anni gli autoritratti si chiamano selfie, ma questi non sono selfie o almeno non volevo fare dei selfie. Dietro non ci sono scenari che voglio mostrare di avere visto, non ci sono persone con cui voglio mostrare di essere stato. Non sono state condivise appena fatte su nessun social. Non sono “spontanee”.